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Nome:        Fiamme Gialle

Cima:         La Palazza Alta

Zona:         Civetta

Altezza:     2255 mt.     Dislivello: 1280 mt.

Tempi:       7-8 ore

Interessante itinerario ai piedi del massiccio della Civetta, difficile, assicurato solo con funi metalliche.

Strada di accesso:
Alla periferia N di Cencenighe Agordino (774) si supera un ponte di recente realizzazione sul torrente Cordevole; seguendo l'i. «Chenet» si tocca Avoscan, per poi salire lungo una strada ripida e stretta ma asfaltata. Oltrepassato il paesino di Chenet (916) s'incontra una diramazione: proseguendo a dx, si giunge al minuscolo borgo di Bastiani (971), 3 km. Piccolo parcheggio.

Accesso:
Per raggiungere l'attacco della ferrata si supera un DL di 500 m: dapprima si sale lungo la via n. 562 attraverso il bosco, fino all'ingresso nella valle Morbiach (circa 1430; i.); si prosegue a dx, lungo comode cenge rocciose (alcune funi metalliche) con andamento quasi pianeggiante, fino al punto in cui sbocca la valle Taie. Da qui, invece di salire a sx (vecchi segn.), si continua diritti fino all'attacco della ferrata (circa 1480), 1 h.e 1/2.

Relazione:
Sin dall'inizio del tracciato è evidente che si tratta di una ferrata di prim’ordine: 100 m di rampa ripida, quasi verticale, con l'unica assicurazione della corda fissa, nessun appoggio artificiale... in compenso però con magnifici panorami sulla Val Cordevole (percorso adatto agli amanti dell'arrampicata). La successiva mezz'ora di marcia si passa attraverso i mughi.
A quota 1780 m comincia la ferrata vera e propria: un'arrampicata di circa 2 h, lungo la quale, assicurati alla fune metallica, si superano gradini di roccia, diedri, canaloni e spigoli esposti; circa 500 m di DL. Al naturale, la traccia potrebbe essere classificata tra il III grado superiore ed il IV grado di difficoltà.
Il sent. si dirama poco sotto la cresta: a dx, attraverso un canalone, si raggiunge la sommità del percorso in modo rapido ed agevole; a soddisfare anche i più incontentabili provvederà invece la «variante difficile» che, piegando a sx, dalla diramazione s'inerpica lungo un bastione di roccia pressoché verticale e giunge direttamente sulla cima della Palazza Alta (2255), 3 h.

Discesa:
Per il ritorno si può scegliere tra la «direttissima n. 562» (circa 2 h ½) ed il sentiero, molto più lungo ma panoramicamente meraviglioso, che passa per Forcellette, forc. Col Mandro (2032) e Col Mandro (1844), segn. 562 e 567, circa 3 h 1/2.
La prima corre in forte pendenza dalla piccola insellatura di I Sec (2200) verso valle, seguendo a tratti un canalone detritico; marcata in maniera ottimale, presenta però passaggi di I e Il grado (nessuna assicurazione) e si rivela massacrante. All'ingresso della valle Morbiach ci s'imbatte nel sent. della risalita; circa 2 h e 1/2 fino a Bastiani. Percorso assolutamente sconsigliato in caso di bagnato.
Una meravigliosa variante per la discesa è offerta da un'enorme cengia detritica, che attraversa tutto il fianco O del monte Alto di Pelsa (2417). Sotto il I Sec si trova la diramazione per la «passeggiata panoramica», scarsamente marcata. Sul Col Mandro s'incontra la via n. 567.




















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