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Nome:        Bolver-Lugli

Cima:         Cimon della Pala

Zona:         Pale di San Martino

Altezza:     3184 m.     Dislivello: 1040 m.

Tempi:       7 h 1/2



Strada di accesso:
Lungo la SS 50, attraverso il passo Rolle ci si dirige fino a San Martino di Castrozza (1466 m), 30 km da Predazzo; da Feltre, 47 km; da Primolano 53 km. Accesso segnalato per la stazione di partenza della seggiovia del Col Verde, all'ingresso dell'albergopoli.

Accesso:
Da Col Verde (1965) tracce di sentiero e segn. rossi salgono attraverso prati e ghiaioni in direzione N, fino al punto d'attacco della ferrata (circa 2880 m.; targa commemorativa), 1 h.
Un altro accesso, il sent. dei Finanzieri, segn. 712, ha il suo PP a S di passo Rolle, presso la malga Fosse di Sopra (1935). Il percorso risale lungo le imponenti pendici occidentali del Cimon della Pala, dirigendosi verso le Crode Rosse (2194). Sulla cresta (stupendo panorama!) si tiene la sx (a dx si scende al Col Verde) fino al punto d'attacco della ferrata, 2 h. La via è interessante soprattutto per gli alpinisti che intendono poi superare la cima della Vezzana.
Dalla strada del passo Rolle è possibile raggiungere il Col Verde a piedi in poco meno di un'ora, seguendo il sentiero del Cacciatore, segn. 725; diramazione lungo la serpentina (quota 1745 m), precisamente al km 90,8.

Relazione:
Con una risalita marcata e poco difficile su rocce sgretolate, il tratto iniziale del percorso risulta abbastanza agevole ma, una volta superata quota 2500 m, il tragitto si svela per quello che è realmente. Funi metalliche continue ed alcuni appoggi artificiali aiutano lungo questo itinerario a tratti molto esposto. Chi vuole cimentarsi lungo questo sent. deve possedere già i rudimenti della tecnica di arrampicata ed inoltre non soffrire di vertigini. Il percorso, ripido ed a tratti espostissimo, traccia una linea elegante nella roccia; la dolomia dello Sciliar offre ovunque buoni appigli. L'unico appoggio artificiale (chiodo) facilita la traversata aerea da una minuscola forcella alla parete; poco più su un camino verticale richiede concentrazione.
La ferrata termina sulla cresta (circa 2950), dove si apre uno scenario completamente diverso: una conca ghiaiosa digrada verso la valle dei Cantoni, sovrastata dall'imponente struttura della cima della Vezzana (3192); verso sx, sotto la vetta del Cimon, si trova il biv. Fiamme Gialle (3005), 3 h.

Discesa:
Dal bivacco fisso attraverso rocce sgretolate e neve si scende rapidamente al passo del Travignolo (2925).
Si scende in direzione SE attraverso la valle dei Cantoni e, seguendo tracce di sent. e segn., si costeggia sulla dx uno strapiombo di roccia (attenzione in caso di neve o ghiaccio); dopo una breve controsalita si giunge al passo Bettega (2667). A questo punto si affronta una traversata che, senza dislivelli rilevanti, circoscrive da O la cima Corona (2768) e giunge prima al rif. Rosetta (2581), 1 h 3/4, poi alla stazione della funivia, 2 h.




















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