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Nome:        Maurizio Speciale

Cima:         Piccolo Lagazuoi

Zona:         Falzarego

Altezza:     2778mt     Dislivello: 250 mt

Tempi:       4 ore

Difficoltà:    IV, V, ppV+

Materiale:    N.D.A. e molti cordini

Punto di partenza:    Si parcheggia nei pressi del fortino al Passo Valparola 2197 mt.

Spettacolare via che ripeto quasi ogni anno, due tiri in colata nera da urlo e in alto un tiro su placche per niente banale, merita veramente.

Attacco:
Si segue il sentiero che sale verso la parete puntando appena a dx di un enorme buco sulla parete sotto la evidente colata nera, si segue ancora poco verso dx fino a raggiungere una cengia verso sx che porta alla sosta comoda della fine del primo tiro

Relazione:

1.  Si sale traversando verso sx su placca liscia (IV+) fino a una fessura-diedro che sale verso dx (IV) raggiungendo una nicchia sotto la colata nera, sosta su cordone su clessidra, 25 mt

2.  Salire senza via obbligata il centro della entusiasmante colata nera, sono già presenti molti cordini di passaggio su clessidre ma si possono integrare ulteriormente, roccia compattissima e super appigliata, tiro tutto in leggero strapiombo 45 mt, V, V+

3.  Continuare fino alla fine della colata nera(V) poi per delle placche nere dove perde la verticalità (IV) infilandosi in un canalino verso dx trovando la sosta alla sua fine III. 40 mt

4.  Proseguire per banca ghiaiosa fino alla base della parete(I) puntando alla base di un diedro a dx di una colata nera dove esso si chiude in alto a tetto, salire qualche metro raggiungendo la verticalità della parete all’inizio del diedro.(III) sosta su chiodi 50 mt

5.  Salire a sx della sosta per parete lavoratissima(V) puntando a una colata nera e salirla fino alla fine della verticalità (IV) puntando a una placca bianca sulla sx(III), sosta sopra essa 50 mt.

6.  Vincere prima a sx poi a dx e ancora a sx i punti più facili tra rocce marce gialle(III) 35 mt

7.  Puntare una riga nera a sx di una parete strapiombante gialla (III) 25mt sosta su chiodi

8.  Spostarsi sulla cengia qualche metro a sx per vincere il passaggio in strapiombo ma molto appigliato piuttosto che salire direttamente per placca inclinata verso sx povera di appigli, puntando una fessura nera a dx del tettino(V) che si supera su ottima lama, uscendo su a una placca liscia verticale povera di appigli ma protetta da 2 chiodi e cordino su clessidra(V) il primo a sx della placca,il secondo verso dx poi in verticale fino a una cengia 30 mt.

9.  Traversare verso sx per circa 10 mt(I) fino sotto di una fessura diedro strapiombante

10.  Il passaggio breve ma strapiombante è protetto con dei cordoni dove è possibile azzerare (V), seguire il diedro fino a una cengia che verso destra passando sotto una breve stozzatura porta alla fine della via(II, I)sosta da attrezzare su spuntoni. 45mt. Da qui in breve per sentierino si esce nell’anfiteatro di ghiaie incrociando la cengia Martini.

Discesa:
Si segue la cengia in direzione sud verso il passo Falzarego, fin dove questa diventa stretta e con passaggi di (II) mai banali, raggiungendo un tratto erboso e di nuovo per sentiero tra i resti appena restaurati della guerra, si arriva a un ponte che collega al sentiero più marcato e facile che riconduce verso dx(nord) al passo Valparola.




















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