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Nome:        Del Topo

Cima:         Torre Jolanda

Zona:         Moiazza

Altezza:          Dislivello: 200 mt

Tempi:       2 - 3 ore

Difficoltà:    III, IV, 1p. IV+.

Materiale:    un paio di chiodi e qualche dado.

Punto di partenza:    Passo Duran, 1601 m.

La via si svolge inizialmente lungo il marcato camino che incide le rocce basali della Torre per seguire poi, sopra la cengia mediana, lo spigolo SO e la bella parete S. Roccia buona

Attacco:
Da Passo Duran si segue il sentiero per il rif. Carestiato fino ad incrociare la carrareccia che porta al rif. Carestiato. La si segue per poche centinaia di metri e, in corrispondenza di uno slargo prativo, la si abbandona per prendere a destra (bolli rossi) un sentiero che si addentra tra la fitta vegetazione in direzione della Torre. Si raggiunge così la base di un ripido ghiaione ricoperto di mughi che si risale fino ad incrociare un buon sentiero che aggira in quota le rocce sovrastanti. Lo si segue verso destra (est) per qualche centinaio di metri e lo si abbandona poi salendo per tracce in direzione della parete mirando ad un ripido canale che si risale fino a raggiungere lo zoccolo basale della Torre. Lo si aggira sulla sinistra seguendo uno stretto canale (neve ad inizio stagione) che consente di giungere facilmente alla sommità dello zoccolo, in corrispondenza di una prima, comoda cengia. Seguendola verso destra, ci si porta sotto una marcata fessura‑camino con piccolo strapiombo iniziale. 1C di partenza a destra (ore 1‑1.30 dal Passo).

Possibilità di raggiungere l'attacco risalendo direttamente lo zoccolo basale lungo la facile parete S, su ottima roccia con qualche mugo (ca. 50 m; II).

Relazione:

1.  Superare lo strapiombo (IV‑) ed immettersi poi nella fessura‑camino che si segue, passando sotto un blocco incastrato, fino al suo termine. Sosta su IC (ca. 40 m; III, pp.IV).

2.  Salire per facile parete inclinata sporca di detriti fino a raggiungere la cengia mediana sopra la quale la Torre si stacca più nettamente. Sosta su 1C (ca. 40 m.; II, III).

3.  Attaccare lo spigolo SO in corrispondenza di un muretto liscio e verticale; lo si supera direttamente (IV+,1C), proseguendo poi più facilmente fino ad un aereo terrazzino sul filo dello spigolo. Sosta su 1C(ca.25 m; III, 1p. IV+; 1 C).

4.  come tiro 5

5.  Spostarsi a destra in parete per scalarla direttamente senza via obbligata su roccia ottima e ben articolata fino a raggiungere il terrazzo sommitale. Soste su chiodi e/o ancoraggi naturali (ca. 100 m; III, pp. IV).

Discesa:
Dalla cima scendere verso nord seguendo una ripida e stretta cengia ghiaiosa che conduce ad un ampio circo detritico. Continuare a scendere fino ad individuare la possibilità di calarsi verso destra per canalini e roccette ad una banca con ghiaie ed erba. Per tracce, risalire quindi in direzione sud verso l'intaglio tra la Torre Jolanda ed uno spuntone secondario denominato il Figlio della Jolanda (ometti). Scendere sul versante opposto per ripido canale che riconduce nei pressi dell'attacco (ore 1 ca.).

Possibilità di scendere direttamente dalla cima lungo la via di salita con una serie di corde doppie da 50 m tutte attrezzate.

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