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Nome:        Giro del Pelmo

Cima:         

Zona:         Pelmo

Altezza:          Dislivello: 700 mt

Tempi:       6 ore circa.

Il persorso qui descritto si svolge in senso orario per evitare la faticosa salita dal Rif. Venezia alla F.lla Val d’Arcia, tratto che così si percorre in discesa.

Strada di accesso:
Da Forno di Zoldo si risale la valle lungo la SS 251 sino al valico di Forcella Staulanza (m. 1766), 15 km da Forno.

Relazione:
Dal valico stradale si sale verso S per breve tratto fino a raccordarsi con il segn. 472: qui, piegando in direzione del rif. Città di Fiume, ha inizio il Sentiero Gino Flabiani che volge verso S sino ad uscire dal bosco per portarsi ai piedi di un dirupo roccioso, al margine degli alti ghiaioni che circondano il versante settentrionale del Pelmo.
Si sale a lungo il pendio detritico. All'estremità nordest di questo freddo circo ghiaioso si apre la Forcella Val d'Arcia (m 2476).
Raggiuntala, dall'opposto versante si scende per un ripido ghiaione rossastro, stando a destra sotto le rocce colorate delle Cime di Forca Rossa. Dove il canalone si apre, il sentiero piega a destra (una corda fissa), supera una forcelletta e procede in obliquo verso il ben visibile Rifugio Venezia (ore 3-3,30).
Dal rifugio, seguendo il segnavia 472, in tre minuti si arriva alla Sella di Rutòrt, dove inizia il Triòl dei Cavai. Prendere verso destra, costeggiando le rocce del Pelmo, notando la caratteristica torre detta 'La Dambra' perché assomiglia ad uno zoccolo di legno, simile a quelli olandesi, usato dai valligiani. Con lunghi sali-scendi in ambiente panoramico si continua ad aggirare il poderoso massiccio del Pelmo; più avanti appare il Pelmetto (m 2993). Il percorso alterna zone paludose a mughi e prati asciutti (Campi So’ Pelf).
Si arriva poco sopra il valico stradale di Forcella Staulanza, verso il quale ci si cala (tabella).

Discesa:
Il giro riporta al punto di partenza.




















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