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Nome:        Viaz dei Cengioni

Cima:         Cima Nord di S. Sebastiano

Zona:         San Sebastiano

Altezza:     2488 mt.     Dislivello: 1150 mt.

Tempi:       ore 8-9

Splendido percorso alpinistico di modesta difficoltà che attraversa, ben segnato con ometti e con bolli rossi, tutto il versante occidentale della catena del San Sebastiano.

Strada di accesso:
Passo Duran( m. 1601), raggiungibile da Agordo in Val Cordevole o da Dont in Val Zoldana.

Relazione:
Dal P.so Duràn si segue il segn. 536 che volge a NE sino ad incontrare, dopo ca. 20 min., il bivio (tab.) da cui parte a destra il sent. per il Viàz dei Cengioni. Abbandonata l'Alta Via, si prosegue a monte della stessa raggiungendo, poco oltre, una radura prativa sotto gli scoscesi dirupi rocciosi che formano il basamento nord-occidentale della Cima dei Gravinài. Con un percorso ben tracciato ma molto ripido si supera lo zoccolo soprastante, dapprima facilmente e poi tra mughi, cenge detritiche e rocce gradinate, giungendo infine sull'ampia terrazza che segna l'inizio della traversata lungo il Viàz. Con uno spettacolare itinerario di croda si attraversano in successione il Canalone di Cima dei Gravinài, quello di Cima Nord di San Sebastiano e quello di Cima Livia (il meno agevole: una cengetta molto esposta è attrezzata con due pioli metallici infissi nella roccia). Aggirato lo sperone SO della C. Livia, si continua per una cengia sul fianco meridionale della stessa, sino a raggiungere una spalla di rocce rotte e di mughi (Costón di Càleda). Traversando sul versante del Van di Càleda, si supera in discesa un delicato salto roccioso di ca. 2 m (placca esposta ed avara di appigli: alcuni pioli cementati ne facilitano il passaggio), per poi proseguire a mezzacosta su alcune fasce moreniche e risalire in breve ad uno spallone con un piccolo e caratteristico ripiano erboso, posto a quota 2190.
Da qui si raccomanda di salire alla cima Nord di S. Sebastiano a quota 2488 m. passando per la forcella omonima (bolli rossi, indicazioni per “forcella e cima” pitturate su un roccione): meraviglioso panorama a 360° (ore 4,30).
Si ritorna alla forcella per portarsi sul fondo del Van di Caleda e risalire l’erto ghiaione che giunge alla forcella La Porta (m. 1326). Costeggiando la radice orientale del Piccolo e Grande Tamer si scende nel bacino glaciale del Van de le Forzele. Con facile passo ci si inoltra in tipica vegetazione di quota fino a giungere alla Baita Angelini (m. 1680).
Proseguendo verso Nord per il segn. 536 si attraversa prima in discesa quindi in orizzontale il Van dei Gravinai fino alla F.lla di Valbarance (m. 1688). Per facile sentiero boscoso alla base delle Crode di Mezzodì, in leggero saliscendi, si ritorna al Passo Duran.

Discesa:
La fine dell' escurione porta al punto di attacco.




















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